Ottobre in forte crescita per mercato autocarri e trainati

Per il comparto dei veicoli industriali, ANFIA auspica una pianificazione di ampio respiro che accompagni l’autotrasporto nel processo di transizione verso forme di mobilità sostenibili

Ottobre in forte crescita per mercato autocarri e trainati

Ad ottobre, il mercato dei veicoli industriali e degli autobus si mantiene positivo, con significativi incrementi a doppia cifra per autocarri e veicoli trainati, mentre gli autobus riportano un rialzo più contenuto.

Analizzando nel dettaglio il mercato di ottobre 2022, nel mese sono stati rilasciati 1.877 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+23,7% rispetto ad ottobre 2021) e 1.141 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+24,2%), suddivisi in 122 rimorchi (+34,1%) e 1.019 semirimorchi (+23,1%).

Nei primi nove dieci mesi del 2022 si contano 20.670 libretti di circolazione di nuovi autocarri, lo 0,6% in più rispetto ai primi dieci mesi del 2021, e 14.199 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (+14,1% rispetto a gennaio-ottobre 2021), così ripartiti: 1.134 rimorchi (-2,7%) e 13.065 semirimorchi (+15,9%).

Per gli autocarri, nel periodo gennaio-ottobre 2022 tre su quattro aree geografiche tornano ad avere segno positivo: +1,4% il Nord-Ovest, +1,2% l’area Sud e Isole e +0,6% il Nord-Est. Restano in leggero calo, invece, le immatricolazioni del Centro (-2%).
Per classi di peso, i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano la flessione più marcata (-40,3%), seguiti dai veicoli sopra le 8 e fino a 11,5 tonnellate (-30,8%), dai veicoli sopra le 6 e fino a 8 tonnellate (-18,4%), dal segmento sopra le 11,5 e fino a 12 t (-13%) e dal segmento sopra le 12 e sotto le 16 tonnellate (-10,9%). Mantengono una variazione positiva, invece, i veicoli sopra le 5 e fino a 6 tonnellate (+48,3%) e i veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (+2,7%).

Gli autocarri rigidi risultano in calo del 7,5% a gennaio-ottobre, mentre i trattori stradali chiudono a +8,9%. Nello stesso periodo, prosegue il trend discendente dei veicoli da cantiere (-3,4%), mentre i veicoli stradali recuperano a +1% (erano in calo del 57,7% a gennaio-settembre).

Analizzando il mercato per alimentazione, a gennaio-ottobre 2022 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 3,7% (era del 5,9% a gennaio-ottobre 2021), per un totale di 760 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano appena lo 0,1% del totale (era lo 0,2% nei primi dieci mesi del 2021).

In riferimento ai veicoli trainati, nel periodo gennaio-ottobre 2022, risultano in crescita a doppia cifra le regioni del Centro (+19%), del Nord-Est (+18%) e del Nord-Ovest (+15,1%), mentre l’area del Sud e Isole registra un incremento più contenuto, del 7,5%.

Le marche estere totalizzano 8.618 libretti di circolazione nei primi dieci mesi del 2022 (+21,6%); variazione positiva (+4,3%) anche per le marche nazionali, con 5.581 libretti.

“In un contesto come quello attuale, caratterizzato da forti fenomeni inflattivi e da una perdurante carenza di materie prime e semilavorati, e in vista dell’imminente avvio della discussione sulla prossima legge di bilancio – commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci, si rende necessario garantire adeguate politiche di supporto alla domanda, tra cui la proroga dei termini di consegna dei beni strumentali oggetto di credito d’imposta, attualmente in scadenza il 31 dicembre 2022: un mancato accesso all’incentivo causato da ritardi nelle filiere globali di approvvigionamento rischierebbe di avere un effetto depressivo sugli investimenti delle imprese italiane.

Accanto a misure contingenti si rende poi auspicabile adottare una pianificazione di ampio respiro che accompagni il settore dell’autotrasporto nel processo di transizione verso forme di mobilità sostenibili. Riteniamo importante provvedere a una riforma del sistema attuale di incentivi per il rinnovo del parco circolante sia in termini di quantità del contributo – come fatto ad esempio in Germania con un incentivo in percentuale sul differenziale tra veicoli a zero emissioni e veicoli tradizionali – sia includendo nel perimetro della misura forme alternative all’acquisto, come il noleggio a lungo termine”.

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