Anfia: autocarri +4,8%, autobus +19,5%, segno - per trainati

Secondo i dati diffusi dall'Anfia febbraio 2024 è stato un buon mese per il mercato autocarri che ha segnato un +4,8% e per gli autobus + 19,5%, mentre i veicoli trainati accentuano la flessione al 27,7%.

Anfia: autocarri +4,8%, autobus +19,5%, segno - per trainati

Soddisfazione per l’apertura, a partire da inizio marzo, della nuova finestra di prenotazione del cd. Fondo Investimenti.

Permane, tuttavia, la necessità di istituire un fondo pluriennale di sostegno al rinnovo del parco circolante dell’autotrasporto, che permetta di valorizzare tutte le tecnologie veicolari disponibili sul mercato

A febbraio 2024 mantengono una variazione positiva sia il comparto degli autocarri, con un rialzo più contenuto rispetto al mese precedente, che quello degli autobus, in crescita a doppia cifra. Il mercato dei veicoli trainati, invece, prosegue il trend negativo, accentuando la flessione.
Analizzando nel dettaglio il mercato di febbraio 2024, nel mese sono stati rilasciati 2.285 libretti di circolazione di nuovi autocarri (+4,8% rispetto a febbraio 2023) e 962 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-27,7%), suddivisi in 117 rimorchi (+6,4%) e 845 semirimorchi (-30,7%).
Nei primi due mesi del 2024 si contano 5.219 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 10,1% in più rispetto ai primi due mesi del 2023, e 2.151 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-19,6% rispetto a gennaio-febbraio 2023), così ripartiti: 222 rimorchi (+13,8%) e 1.929 semirimorchi (-22,2%).

Per gli autocarri, nei primi due mesi del 2024 tutte e quattro le aree geografiche mantengono una variazione positiva: +14,6% il Nord-Est, +11,5% l’area Sud e Isole, +9,1% il Nord-Ovest e +2,2% il Centro.
Tutte le classi di peso presentano una variazione positiva nel periodo gennaio-febbraio 2024: i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate registrano ancora una volta la crescita più significativa (+171,4%), seguiti dai veicoli sopra le 5 e fino a 8 tonnellate (+34,3%), dai veicoli sopra le 8 e fino a 12,5 tonnellate (+19,7%), dai veicoli sopra le 12,5 e sotto le 16 tonnellate (+17,9%), e, infine, dai veicoli pesanti da 16 tonnellate in su (+6,4%).
Sempre a gennaio-febbraio 2024, gli autocarri rigidi risultano in rialzo del 20,1%, mentre i trattori stradali chiudono a +2,8%. Nello stesso periodo, crescono i veicoli da cantiere (+20,7%) e mantengono una variazione positiva anche i veicoli stradali (+9%).
Analizzando il mercato per alimentazione, nei primi due mesi del 2024 la quota di mercato dei veicoli alimentati a gas risulta del 3% (era dell’1,3% a gennaio-febbraio 2023), per un totale di 158 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano lo 0,8% del totale (era lo 0,2% a gennaio-febbraio 2023).

In riferimento ai veicoli trainati, nel primo bimestre del 2024 registra una crescita soltanto l’area del Sud e Isole (+2,6%), mentre restano in flessione le regioni del Nord-Ovest (-41,5%), Nord-Est (-25,4%) e Centro (-6,9%).
Le marche estere totalizzano 1.165 libretti di circolazione a gennaio-febbraio 2024 (-27%); variazione negativa, ma più contenuta, anche per le marche nazionali (-8,53%), con 986
libretti.

“Si esprime soddisfazione per l’apertura a partire da inizio marzo della nuova finestra di prenotazione del cd. Fondo Investimenti; tuttavia, si ribadisce come tale strumento, pur nella sua importanza, non risulti sufficiente a stimolare un rinnovo strutturale del parco circolante dell’autotrasporto, sia per la sua natura discontinua che per la prevista disponibilità limitata di risorse – commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci.
Si richiama pertanto la proposta elaborata di concerto con tutte le associazioni della filiera automotive e dell’autotrasporto per l’istituzione di un fondo pluriennale di sostegno al rinnovo del parco circolante dell’autotrasporto. Tale misura dovrà permettere la valorizzazione di tutte le tecnologie veicolari disponibili sul mercato, riconoscendo in particolare il contributo in termini di risparmio emissivo che possono apportare motorizzazioni come quella a gas naturale (compresso o liquefatto) o diesel di ultima generazione – grazie anche alla loro piena compatibilità con i rispettivi
biocarburanti, biometano e HVO.
Parallelamente a ciò, si auspica che all’interno del fondo venga riconosciuta anche la possibilità di accedere a tali benefici anche tramite sottoscrizione di contratti di noleggio a lungo termine – come avverrà per i veicoli commerciali medi e leggeri mediante l’annunciata riforma del cd. Ecobonus di cui si auspica pronta attuazione.
Al fine di stimolare lo svecchiamento del parco circolante, in ultimo, si rinnova l’invito a valutare la reintroduzione di misure quali un credito d’imposta sugli acquisti di beni strumentali tradizionali come i veicoli di ultima generazione, anche legandone l’efficacia all’adozione di tecnologie ambientalmente sostenibili sulla falsariga di quanto previsto all’interno della disciplina della cd. Nuova Sabatini Green”...continua a leggere il comunicato