Ministro Gualtieri: Audizione Camera su DL Rilancio

Ieri in Commissione Bilancio l’audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, nell’ambito dell’esame del DL 34/2020.

Ministro Gualtieri: Audizione Camera su DL Rilancio

Si è tenuta ieri in Commissione Bilancio l’audizione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, nell’ambito dell’esame del DL 34/2020, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Di seguito un sunto dei punti salienti dell'audizione.

Nel complesso gli interventi di decretazione d’urgenza finora adottati ammontano a 75  miliardi di indebitamento netto e 180 miliardi di saldo netto da finanziarie. Il decreto rilancio è il più corposo tra i tre principali decreti con 55 miliardi di indebitamento netto previsto.

Come ha rilevato la Banca d’Italia senza queste misure la contrazione del PIL sarebbe stata molto più accentuata: i numerosissimi emendamenti presentati dimostrano la piena consapevolezza della necessità di assicurare interventi ad ampio raggio per minimizzare il rischio di escludere segmenti di popolazione dalla percezione degli aiuti.

Decreto rilancio - Dei 266 articoli del decreto rilancio ben 191 (il 72%) sono autoapplicativi, mentre delle 49 norme attuative più importanti ben 40 sono già operative; ci sono poi interventi e misure in via di definizione sulla base di un’interlocuzione in corso con la Commissione europea. Ci sono state criticità di implementazione (si veda CIG in deroga), ma nel complesso le previsioni del decreto sono entrate a regime nei tempi previsti e non sono mancate misure immediatamente efficaci, quali ad esempio la moratoria sui mutui o l’erogazione della seconda tranche dei 600 euro.

Scenario - Il Governo ha previsto una caduta del PIL dell’8% nel 2020 e una ripresa del 4,7% nel 2021 a politiche allora vigenti: i rischi per la previsione ufficiale sono “a ribasso” in quanto la ricaduta economica di aprile è stata più grave del previsto, le valutazioni non sono tuttavia più pessimistiche di quelle pubblicate oggi dal FMI che ha previsto per tutti i Paesi europei uno scenario ben più grave. È errato esagerare in chiave pessimistica: la riapertura dell’economia sta già mostrando effetti tangibili.  Il Governo è impegnato nella definizione di un Piano pluriennale di rilancio, una parte consistente del quale confluirà nel Recovery Plan italiano che verrà presentato a settembre insieme alla NADEF ed è finalizzato oltre che a far fronte alle conseguenze dell’emergenza, anche a risolvere alcuni problemi strutturali del Paese. Il Governo presenterà a breve al Parlamento il PNR (Piano Nazionale di Riforme), il cui invio è stato rinviato proprio per tararlo meglio sugli effetti economici dell’emergenza. Auspica, raccogliendo l’invito proveniente da alcune forze di opposizione, che intorno al PNR si possa aprire un confronto approfondito sulle prospettive di rilancio del Paese.

Il Governo presenterà una richiesta di scostamento di cui si sta verificando la quantificazione e che intende concorrere ad affrontare alcuni temi, su cui il Parlamento ha più volte richiamato l’attenzione, particolarmente difficili da risolvere nel quadro delle risorse attualmente disponibili.

 

Anticipazioni rispetto ad alcuni dei temi che verranno trattati nel prossimo decreto:

  • Sostegno a Comuni e Regioni – Stanziamento di risorse aggiuntive necessarie a colmare il gap rispetto alle mancate entrate in modo da garantire ai Comuni di chiudere i bilanci o gli assestamenti. Verrà previsto un rinvio delle scadenze di bilancio in modo da consentire ai comuni di avere il tempo necessario per incorporare nelle loro previsioni le risorse aggiuntive che verranno stanziate.
  • Misure di sostegno a lavoro e occupazione – Il Governo ha destinato risorse estremamente rilevanti alle misure per il sostegno alla occupazione, che hanno garantito la copertura della CIG a tutti i lavoratori dipendenti di tutte le tipologie di impresa. Si continuerà a garantire tutto il sostegno necessario: si lavora per definire forme e modalità di prolungamento delle misure a tutela del reddito.
  • Sospensione adempimenti fiscali per imprese di alcune filiere – Si ritiene appropriato modificare lo schema di proroga dei pagamenti e su questo si intende intervenire per diluire ulteriormente il pagamento delle imposte rinviato e alleggerire maggiormente il carico fiscale delle imprese. L’intervento potrà operarsi solo a fronte di un’apposita autorizzazione di spesa.
  • Liquidità delle imprese – Il Decreto Liquidità nella parte dei prestiti garantiti ha avuto alcune criticità ma ora il ritmo di concessione dei prestiti garantiti è positivo.

 

Dialogo con opposizioni -  Ci sono temi che riguardano determinati comparti su cui sono stati presentati emendamenti e su cui il Governo è aperto all’interlocuzione con il Parlamento. L’automotive rappresenta ad esempio una filiera importante e il Governo è disponibile a valutare l’allocazione tra i vari provvedimenti (questo o il prossimo) di un intervento a sostegno di questo settore. Ci sono poi settori caratterizzati da stagionalità o da particolari modalità che risentiranno più di altri delle conseguenze dell’emergenza, si pensi ad esempio al settore turismo, su cui il Governo è aperto al dialogo per l’adozione di nuove misure a sostegno.

 Video Audizione completa.