GEM: Italia, calo imprenditoria manifatturiera -40% vs. 2010
Rapporto GEM Italia: imprenditorialità in calo, settore manifatturiero a -40% rispetto al 2010. Sfide: credito, burocrazia, pressione fiscale. Opportunità: innovazione digitale e green economy.

L'Italia si posiziona al 34º posto nel ranking globale per propensione imprenditoriale, con una tendenza in calo nell'ultimo decennio. Secondo il Rapporto GEM Italia 2024-2025, presentato da Universitas Mercatorum, la situazione appare particolarmente critica nel settore manifatturiero.
Un calo costante nel tempo
Mentre nel biennio più recente il numero di nuove imprese manifatturiere si attestava tra il 75% e l'80% rispetto ai livelli del 2010, nel 2024 la quota è scesa a poco più del 60%. Questo significa che il ritmo di nascita delle imprese manifatturiere si è quasi dimezzato rispetto a quattordici anni fa, segnale di una trasformazione economica che pone sfide importanti per la competitività del Paese.
Fattori alla base della crisi
La flessione dell'imprenditorialità è attribuibile a una combinazione di fattori:
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Accesso al credito sempre più selettivo per le nuove imprese.
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Burocrazia complessa e tempi lunghi per avviare nuove attività.
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Pressione fiscale elevata che disincentiva gli investimenti.
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Costi energetici e materie prime in crescita, con impatti diretti sul settore manifatturiero.
Prospettive future
Nonostante queste difficoltà, il Rapporto GEM evidenzia anche opportunità di rilancio. In particolare, le tecnologie emergenti e l'innovazione digitale possono favorire nuove forme di imprenditorialità, specialmente nel campo della green economy e dell'industria 4.0.
Affrontare la sfida del calo imprenditoriale richiede interventi mirati, tra cui agevolazioni fiscali, riduzione della burocrazia e incentivi per startup e PMI. Solo così il tessuto produttivo italiano potrà invertire la tendenza e tornare a essere protagonista nel panorama internazionale.